sabato 15 luglio 2017

Faccia ridens


Si vergogna delle sue origini venete.
I veneti si vergognano di lui.


La stessa cosa la diceva mesi or sono:


Il debito pubblico è aumentato da 1.897,946 miliardi del 2011 a 2.278,9 di maggio 2017. È un aumento del debito di 380,954 miliardi, quasi sei miliardi il mese, circa 195 milioni il giorno. Rispetto ad ottobre scorso (2.224 miliardi), ovvero in sette mesi, è aumentato di 54,9 miliardi. Per gli aficionados della lira si tratta di un totale di 4.412.565.000.000.000.

Nell’ipotesi totalmente irrealistica di non fare nuovo debito, e nell'ipotesi fantastica di farlo scendere in cifra assoluta di 25 miliardi l’anno, per portarlo a 1.500 miliardi, ci vorrebbero una trentina d’anni.


Scrivevo ieri che c’è qualcosa di spaventoso in tutto ciò e di avvilente.

3 commenti:

  1. padoàn è diventato pàdoan quando andò alla corte del padrone "inglese".
    Daltronde è cosa tipica del servi volenterosi e l'occasione era ghiotta ... Si fosse chiamato chessò "parolìn" avrebbe ugualmente detto di chiamarsi "pàrolin" ma senza poter passare per "inglese" all' orecchio del padrone 😎.
    ws

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  2. Dicesi circolo vizioso (o diallelo) un ragionamento in cui la premessa viene scambiata con la conseguenza e viceversa. Classico esempio di circolo vizioso è il seguente ragionamento: Dio esiste perché lo afferma la Bibbia e la Bibbia è parola di Dio. Orbene, mi chiedo che cos’altro sia Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia e delle Finanze prima nel governo Renzi e ora nel governo Gentiloni, se non l’equivalente, in politica e segnatamente nel campo della politica finanziaria, di ciò che in logica è un circolo vizioso. Un governo che dovrebbe combattere la crisi economico-finanziaria, con un debito pubblico iperbolico, comprende un pupillo di Goldman Sachs, cioè lo stesso Padoan, il quale è stato un esponente di primo piano di quel mondo che è la causa della lievitazione del debito pubblico (e, non lo si dimentichi, della corrispondente ricchezza privata). Ma non basta. Goldman Sachs è la più grande banca d’affari al mondo e ha diretto numerosi processi di privatizzazione, il che ne fa naturalmente la capofila della speculazione sui titoli del debito pubblico. Ebbene, dopo il prof. Mario Monti, che è stato vicepresidente di Goldman Sachs, abbiamo da alcuni anni un altro pupillo di Goldman Sachs, cioè il sullodato prof. Pier Carlo Padoan. Non è difficile concluderne che gli equilibri politici in Italia sono fortemente influenzati da una banca statunitense. Un altro esempio di circolo vizioso.
    Ma non è ancora finita. la politica economica e finanziaria, guidata, sia pure per conto della UEM, da un uomo che ha lavorato per le organizzazioni che dirigono la speculazione, evidentemente non può che realizzare un programma di politica economica conforme agli interessi della speculazione stessa. Che altro dire, a questo punto, se non che il dominio del capitale finanziario multinazionale sulla politica nazionale è assoluto e completo?

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