lunedì 24 aprile 2017

"Attaccare gente sconosciuta, molto lontana da qualsiasi gioco politico"


Le elezioni presidenziali francesi confermano che a regnare è l’ipocrisia, il grande inganno e la paura alimentata ad arte.

L’ipocrisia. La classe dirigente è ben consapevole delle tensioni di classe esplosive in ​​Francia e in tutta Europa. Due terzi dei francesi dicono che la lotta di classe è una realtà quotidiana della vita. Allo stesso tempo, gli elettori dicono che la loro principale preoccupazione non è il terrorismo, ma i posti di lavoro, i salari e le condizioni sociali.

L’inganno. Karim Cheurfi, cittadino francese con una specchiata carriera criminale con quattro condanne, una delle quali per aver sparato a due poliziotti, e un lungo periodo passato in cella, da cui era uscito nell’ottobre 2015, simpatizzante del sedicente Stato islamico, era stato arrestato nel mese di febbraio dopo aver cercato di procurarsi delle armi e affermando che voleva uccidere dei poliziotti. Nonostante severe leggi sul controllo delle armi, Cheurfi era in qualche modo riuscito a procurarsi un fucile automatico, un fucile da caccia e diversi coltelli, che ha portato con lui durante l'attacco.

La paura. Vincenzo Vinciguerra, un terrorista di estrema destra legato a Gladio e che sta attualmente scontando una condanna all’ergastolo per l’autobomba che uccise tre carabinieri, ha dichiarato durante la testimonianza giurata su Gladio nel marzo del 2001:

“Dovevi attaccare i civili, la gente, donne, bambini, persone innocenti, gente sconosciuta molto lontana da qualsiasi gioco politico. Il motivo era piuttosto semplice. Si pensava di costringere questa gente, il pubblico italiano, a rivolgersi allo Stato per chiedere maggiore sicurezza. Questa è la logica politica che è all'origine di tutti i massacri e gli attentati che restano impuniti, perché lo Stato non può dichiararsi colpevole o responsabile di ciò che è avvenuto”.

*


Non c’è parte politica istituzionale, anche la più radicale, che ponga all’ordine del giorno un semplice fatto: nessuna politica di riforma può risolvere alcuna delle gravi contraddizioni connesse con sistema economico capitalista e il fallimento della società borghese. Non in tema di cambiamenti climatici, di sfruttamento sconsiderato delle risorse, così come in tema di riarmo, di debito pubblico, di speculazione finanziaria, di lavoro e distribuzione della ricchezza, di migrazione, eccetera.

Chi a livello politico apicale pensa o promette che si possano affrontare e risolvere queste contraddizioni, mente sapendo di mentire.


Nessun commento:

Posta un commento