lunedì 5 dicembre 2016

Abbiamo saputo rispondere NO



È stata sconfitta anzitutto l’arroganza e la tracotanza di un uomo che puntava ad un potere senza controllo e peraltro senza aver avuto un’investitura elettorale che non fosse la farsa delle cosiddette “primarie”. È stata sconfitta non l’idea di cambiare in meglio il paese, ma il progetto di cambiare le regole e la forma di governo con una revisione costituzionale e una legge elettorale approvati con una maggioranza parlamentare illegittima e a colpi di fiducia.

È stato sconfitto un blocco sociale di potere (padronato, finanza, ceti politici, media, ecc.) che ha ridotto l’Italia ad essere il paese dei vàucer, dove prevale il precariato, la disoccupazione giovanile, l’incertezza e l’angoscia per il futuro. È stato sconfitto un governo la cui unica riforma economica organica è stata l’abolizione delle residue tutele per i lavoratori e il regalo di decine di miliardi ai padroni.


Ciò che rattrista è che ci hanno costretto a votare allo stesso modo della destra e dei fascisti. E questo non glielo perdoneremo. Quanto verrà non sarà, per molti aspetti, migliore di ciò che è stato, e grande è il disordine sotto il cielo, ma se non altro, questa volta, abbiamo saputo rispondere NO.

8 commenti:

  1. Abbiamo dato uno schiaffo al magliaro fiorentino e al suo governo ok.
    Ma senza una forza politica che ci rappresenti e faccia gli esclusivi interessi dei lavoratori (immediati e futuri), disoccupati e sfruttati tutti di questa bella società, continueranno a prenderci a calci in culo, altrochè!
    Lei ne è cosciente vero?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. lei è la prima volta che approda in questo blog?

      Elimina
    2. Sporadicamente mi sono affacciato su questo blog, perchè questa domanda?

      Elimina
    3. Ma cos'è un gioco?
      Lei mi ha fatto una domanda, ed io ho risposto! (dicendo che sporadicamente mi sono affacciato su questo blog).
      Ora legittimamente le ho chiesto perchè mi ha fatto quella domanda, se vuole rispondere va bene, ma non faccio giochini mi dispiace.

      Buona giornata

      Elimina
  2. La metterei diversamente almeno sulla forma per me votante No: l'imperativo era inderogabilmente No per evitare tutto ciò che ne sarebbe derivato, che abbia fatto anche comodo alla cosiddetta destra e compagnia per i loro affari, e obtorto collo ce li siamo trovati nel carrozzone ,è un'altro conto.


    Passato questo, vedremo i veri dirigenti cosa suggeriranno sul da farsi al nostro allegrone Presidente della Repubblica.

    RispondiElimina
  3. Si, ma nel senso di approvazione del post, non come voto ritardatario.

    RispondiElimina
  4. vanno momentaneamente divise due esigenze: quelle di Renzi leader e quelle del dominio borghese. Nel senso che Renzi per intraprendere sul serio la deriva autoritaria necessaria alla borghesia (non facciamoci illusioni su questo) aveva bisogno di perdere il referendum, nato vecchio. Si votava su cose che in realtà sono già in essere dal 2011. Cose vecchie, con ancora risvolti ideologici che R. non può più permettersi. R. aveva bisogno di perdere attraverso la sconfitta del referendum i Napolitano e pezzi di establishment spurio, compromesso, antico, rincoglionito.
    Molti pensavano che il partito della nazione potesse essere l'esito di questa esperienza di governo, invece risulta ogni giorno più chiaro che il partito della nazione era all'origine, nei corpi intermedi, nei giornali, nell'associazionismo, nei militari, in Europa ecc ecc. Ed ora cercherà di affermarsi attraverso una legittimazione elettorale in ogni caso violenta (italicum). Io penso che la borghesia seguirà Renzi in questo percorso. Renzi andrà ora a recuperare terreno ai 5 stelle, sfanculerà alcuni padrini. E' una separazione momentanea fra R e grande borghesia, ma fatta di comune accordo, per poi riunirsi e colpire in elezioni al più presto.
    Il fatto che tatna gente sia andata a votare è già un ottimo segnale per loro; pessimo per me.

    RispondiElimina