mercoledì 9 novembre 2016

Il diciotto brumaio di Donald Trump



Oggi, secondo il calendario della prima repubblica francese, è il diciotto brumaio.

L’ultimo presidente americano ad aver letto dei libri è stato Kennedy. Leggeva in modo frenetico, compulsivo. Tuttavia non lesse il Diciotto Brumaio scritto da Karl Marx. Se l’avesse letto, forse non se ne sarebbe andato in giro come un facile bersaglio in un paese razzista, classista e fascista come gli Stati Uniti d’America. Un paese dove qualunque sociopatico può acquistare un’arma da guerra con la quale sparare a chiunque: ai vicini di casa, agli alunni di una scuola o al presidente (*).

Un paese così libero che nega il visto d’ingresso a chi dichiari di avere idee politiche socialmente avanzate. Che revoca il permesso d’ingresso anche a chi sia solo sospettato di averle tali idee, come accadde, per esempio, a Charlie Chaplin.

Un paese di miliardari, ma dove quasi 50 milioni di cittadini sopravvivono grazie ai sussidi alimentari governativi. Un paese nel quale la povertà è una piaga sociale grave e diffusa. Dove non esiste un’opposizione politica degna di tale nome. Dove chiunque si ponga l’obiettivo di fare un’opposizione politica reale è perseguitato o fatto uccidere.

Un paese che con il pretesto della sicurezza nazionale spia le comunicazioni private di chiunque nel mondo, in cui il governo da un lato fomenta il terrorismo internazionale, e dall’altro autorizza l’assassinio o il rapimento di cittadini stranieri sospettati di attentare in qualche modo alla sicurezza o agli interessi degli Usa, oppure li detiene in condizioni inumane e senza processo in carceri come Guantanamo.

* * *


Ogni leader politico, qualunque economista o sedicente esperto di qualcosa, ha pronta la propria ricetta per uscire dalla crisi (economica, sociale, geopolitica, ecc.) o quantomeno per mitigarne gli effetti. Tutte queste teorie hanno in comune una cosa, ossia non tengono conto della natura e del carattere del capitalismo. Anzi, nel vocabolario politico, economico, sociologico, così come nel cazzeggio mediatico, non è più fatto cenno al “capitalismo”. È stato esorcizzato, sostituito con dei surrogati lessicali, il più estremista dei quali – liberismo o neoliberismo – non significa, di per sé, proprio nulla.



(*) Con l’occasione si è votato anche per l’abolizione della schiavitù e della servitù involontaria, ancora vigenti nell’ordinamento dello Stato del Colorado. Una dimenticanza durata 150 anni.

3 commenti:

  1. Complimenti, bel commento. E applausi.
    Massimo

    RispondiElimina
  2. Guantanamero è andato come doveva andare, contro ogni più rosea previsione......consiglio al nuovo presidente USA di girare sempre su auto blindate e finestrini chiusi, non auto scoperte alla Kennedy's way, ché un Lee Oswald qualsiasi si trova sempre come capro espiatorio, pure un Jack Ruby..... l'FBI sta già prendendo le contromisure.
    Caino.

    RispondiElimina
  3. Se si mantiene allineato e coperto sulla linea dei Capi la Lincoln cabrio
    non gliela toglie nessuno.

    RispondiElimina