giovedì 20 ottobre 2016

In ciò si consolida la decadenza.


Il tasso di mortalità è in forte aumento, e dire che ciò dipende dalla cattiva stagione e dall’influenza è semplicemente ridicolo. Il tasso di natalità è in picchiata verticale. Aumentano di decine di punti percentuali i licenziamenti, a capriccio crescente. Diminuiscono i contratti a tempo indeterminato (che non esiste più nei fatti) nonostante decine di miliardi buttati nel calderone della riduzione degli oneri sociali. Chi ha un pezzo di carta valido e competenze se ne va all’estero, ma parte anche chi è solo disperato. Prospera la rendita, il privilegio è seriale, e la ricchezza si concentra sempre più in poche mani lasciando vuote quelle di tutti gli altri. Questo lo stato d’imbalsamazione del paese, e le iperboli sui decimali sono diventate davvero stucchevoli quanto lo psuedo dibattito sul “merito” della riforma costituzionale. Non sarà un voto d’intelligenza, e neppure di volontà, in ogni caso un voto o d’interesse o di rifiuto.

Pertanto, sappiamo bene che cosa non funziona e come invece dovrebbero andare le cose, e tuttavia ci sentiamo impotenti, costretti a subire, a compiere atti che non condividiamo, contrari ai nostri principi, al bene comune, che ci vengono imposti dalla forza delle cose. Non sappiamo come reagire poiché ogni gesto di rivolta ci sembra inutile o pericoloso per noi stessi. In ciò matura e consolida la rassegnazione e la decadenza.

*


Invito a leggere questo post del 4 ottobre 2015 per avere contezza di come in solo 12 mesi Eugenio Scalfari abbia ancora una volta cambiato bandiera a riguardo di Matteo Renzi, diventato ora il salvatore della Patria e anche dell’Europa.

7 commenti:

  1. Iannacci direbbe: "quel genio di Eugenio"

    RispondiElimina
  2. I dettagli: Padre Scalfari call center come mediatore telefonico tra Renzi e Cuperlo.
    Data la media nazionale di revisione ai vertici, dodici mesi sono pure molti,ma a questo punto meglio passare direttamente a Sallusti per i contenuti originali.
    Renzi come Nenni o Lombardi sì, Alfano come Andreotti.
    Sempre interessanti invece i commenti dei lettori dove il gesto di rivolta può venire'forse'solo con la fame, ora ci si limita alla strenua difesa del proprio particulare (l'altra componente non trascurabile,oltre al lato economico ovviamente) della reticenza alla propria riproduzione delle coppie giovani e giovanili.

    La quota di mortalità dei pensionati va integrata con la pillola di Stato e la cremazione obbligatoria - i cimiteri cittadini occupano ormai la superficie di un medio paese -
    La dispersione delle ceneri aerea o in acqua come unica scelta dell'interessato.

    RispondiElimina
  3. ciao, Olympe. grazie sempre dei tuoi interventi. che cosa suggerisci di fare per il referendum?

    lia

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao Lia. per quanto mi riguarda l'ho già scritto, vado a votare e voto NO.

      Elimina
    2. Se permette, per quanto mi riguarda, non vale la pena di votare. Non per pigrizia o menefreghismo, ma per rifiutare la logica delle false alternative o del meno peggio. Occorre lottare io credo, per una società che liberi l'uomo dalla schiavitù del lavoro, non "fondata" sul lavoro (salariato, quindi da schiavi) come afferma la costituzione "più bella del mondo".
      Saluti

      Elimina
    3. sulle generali sono perfettamente d'accordo, ma qui è in gioco anche dell'altro. vedrò di farne accenno nel prossimo post. saluti

      Elimina
    4. D'accordo, felice di leggerla allora.

      Elimina