sabato 8 agosto 2015

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Riconosco fondamentalmente due tipi di persone: quelle che stimo, e le altre. Tra quelle che stimo, vi sono le persone che stimo molto e quelle che stimo lo stesso. Tra le persone che si stimano molto non c’è bisogno di pensarla allo stesso modo su tutto. Però su alcune cose importanti, anche non dette, i sentimenti fanno esattamente lo stesso percorso. Su questo si fonda il rapporto di stima. Si stima, almeno per quanto mi riguarda, anzitutto e inscindibilmente l’intelligenza e l’onestà. Due qualità riconoscibili anche a distanza. Perciò si può voler bene e stimare persone che non si sono mai conosciute direttamente, appartenenti ad altre storie.

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L’ultima persona che ho stimato molto tra quelle conosciute direttamente, l’ultima persona amica a me e alla mia famiglia, non c’è più da quasi trent’anni. Proprio di questi giorni caldi d’estate decideva che poteva bastare. Più volte in questi anni, rimproverandomi e straziandomi, ho pensato a che cosa avrei potuto fare per evitare ciò che è successo. Tuttavia dovevo, credo di non dirlo per assolvermi, rispettare la sua vita privata, non mettermi in mezzo a faccende troppo intime. Certe decisioni si prendono in solitudine e vanno rispettate.

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