lunedì 23 dicembre 2013

La "scienza" dei calli


Perché diamo credito a molte sciocchezze e ci comportiamo di conseguenza? Per quale motivo diamo, per esempio, credito a certi rimedi psudo-curativi e a cose di questo genere? Sono molti i  motivi, e c’entra molto l’ignoranza, ma non sempre s’è vero che migliaia di medici prescrivono prodotti omeopatici, e altre migliaia di medici, di veterinari e numerose università di tutto il mondo sono impegnati in quelli che chiamano progetti di ricerca. C’entrano senz'altro enormi interessi, come nel caso della Borion e di Jacques Benveniste, le cui balzane teorie – non più sulla cosiddetta “memoria” dell’acqua ma sulla trasmissione delle proprietà biologiche delle sostanze mediante trasmissioni radio !! – finirono, a quanto sostiene Wikipedia, ad interessare il Dipartimento della difesa statunitense per eventuali applicazioni militari.



Il caso dell’omeopatia è molto noto, ma vi sono altre teorie in ogni campo dello scibile umano (non ultima la fisica quantistica) che sono una vera e propria miniera di assurdità ridicole. Si prenda il caso del freudismo, quanti di noi – anche tra le persone più istruite e meglio aggiornate – prendono in seria considerazione la psicoanalisi o quantomeno quella che sembra essere la principale scoperta di Freud, ossia le forme e i modi nei quali egli ha descritto la coscienza in rapporto al subconsio.

Eppure l’approccio soggettivistico di Freud è evidente in ogni sua asserzione, laddove la realtà della psiche assume un carattere essenzialmente individuale (di pulsione) e non invece di natura anzitutto sociale. Ed ecco perché l’opposizione freudiana tra “coscienza” ed “inconscio” diventa qualcosa di completamente diverso dall’opposizione tra motivazioni ideologiche incompatibili, tra linguaggi autorizzati e non autorizzati, tra coscienza ufficiale e coscienza non-ufficiale, tra ideologia della conservazione e motivi della trasgressione.

Ma messa in questo modo, lo studio della psicologia, la psicologia oggettiva, diventerebbe assai pericoloso per le sue implicazioni di ordine sociale laddove si riconducesse il discorso sul legame tra la struttura oggettiva dei rapporti sociali e le motivazioni reali dei comportamenti trasgressivi. Basterebbe poco per dimostrare, ad esempio, come i motivi del discorso interno, incapaci di forzare le ingiunzioni dell’ideologia legalizzata (anche in materia di comportamenti sottoposti a particolari tabù e repressioni, come quelli sessuali), finiscano col ristagnare inibiti, censurati, repressi, soffocati, schiacciati, segregati in una zona profonda e tenebrosa della coscienza e trasformarsi in un qualcosa d’incapace di una qualsiasi reazione sociale, tendendo quindi a regredire in stadi sempre più asociali, a degenerare in esiti puramente animali, in patologia. E la “malattia” è la più comoda classificazione che consente di rimuovere il problema dal sociale per trasferirlo di peso al soggettivo, meglio ancora se al patrimonio biologico. Medici, psicologi, psichiatri, socio-biologi, operatori ed editori del cazzeggio vario, ingrassano e ringraziano sentitamente.




4 commenti:

  1. L'obiettivo dello psicoterapeuta è quello di reintegrare nell'ordine sociale dominante il "paziente" che mostra sintomi di "devianza" da quell'ordine. Il sistema socioeconomico vigente è "la normalità" alla quale vanno ricondotti gli individui affetti dalla strana "patologia" di non riconoscersi più nel nonsenso di una vita da mera funzione produttiva. Nello svolgere il suo prezioso compito di repressione e reintegrazione, lo specialista naturalmente gode di rispettabili emolumenti. Fanno un buon lavoro per il sistema e il sistema li ricompensa.

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  2. Relativamente alla terapia omeopatica sarebbe forse opportuna almeno la sospensione del giudizio.Trenta e più anni fa, anche l'agopuntura costituiva tema ironico da parte di molti cattedratici dove però ora vi ricorrono senza vergogna.
    Senza cadere nelle varie sindromi da Vanna Marchi, ritengo che si possa adottare il criterio generale che, dall'effetto placebo ai cicli anti neoplasie, tutto funziona se il risultato finale è quello della guarigione. Se ciò avviene anche senza danni collaterali,meglio. Pietoso velo sui ritocchi dei valori patologici di riferimento da parte delle big pharma.

    La psicologia 'oggettiva' non esiste, perchè la psicologia non è una scienza. E' vero che è stato ,ed è in molti casi ancora, utile e strategico trasferire i comportamenti sociali nel perimetro psicologico ma purtroppo
    il pur grande pensiero marxiano non è sufficiente ad informare totalmente
    l'ipotesi di reazione sociale.
    Tra l'altro non mi è mai stata chiara la trasformazione mimetica degli istinti in pulsioni. Siamo o no una specie ?

    (fuori tema : anche l'economia non è una scienza, lo è diventata surrettiziamente per l'invidia che gli economisti hanno dei fisici)

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    1. lei può sospendere tutti i giudizi che vuole sull'omeopatia e le auguro di godere ottima salute.
      indagare le leggi e le categorie che regolano l'economia (così come qualunque altro fenomeno sociale) e il movimento delle sue contraddizioni intrinseche non è scienza? se poi lei per economisti intende gli apologeti del sistema capitalistico, essi hanno rinunciato ad un metodo scientifico d'indagine, e perciò convengo con lei.

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  3. Mah penso che, come per altre cose della vita, sia essenziale provare, poi ognuno sarà in grado di trarne le conclusioni che ritiene più opportune. Come atteggiamento generale, cerco sempre di essere meno tranchant possibile, in modo particolare per i temi di salute.

    In effetti il mio riferimento era agli economisti prestigiatori - sì quelli che lei gratifica con il termine apologeti - ; ma non si tratta di rinuncia al metodo scientifico, spacciano per scientifiche le loro teorie a fronte di formule e grafici mutuati da altre discipline che puntualmente, anche nel sistema capitalistico di riferimento, non reggono.

    Leggo sempre i suoi commenti e spesso condivido le analisi strutturate
    sulle categorie marxiane; ho delle riserve personali sulla Scienza, ma non unicamente legata alle indagini in oggetto.
    In generale la cosa che mi lascia perplesso è il conferimento di stigmate ultimative ai risultati degli sforzi di ricerca .E quando i risultati non collimano e perchè sono mancati i presupposti.


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