giovedì 11 aprile 2013

Procurato allarme



La notizia riportata dal Corriere della minaccia proveniente da Pyongyang di un possibile attacco missilistico della Corea del Nord al Giappone è destituita di ogni fondamento, cioè è falsa. La Corea del Nord non ha minacciato un bel nulla, è stato invece il ministro degli Esteri Yun Byung-se della Corea del Sud che, in un’audizione parlamentare, ha affermato che è molto probabile che la Corea del Nord lanci un missile quale test per missili balistici. Anche il Corriere nel testo dell’articolo, dopo aver dato voce all’allarmismo di un quotidiano nipponico, conferma trattasi dell’annuncio di un test.



La Corea del Nord ha già testato molti dei suoi missili a corto raggio Scud e missili a media gittata Rodong, ma non ha mai testato il missile a lungo raggio Musudan, che si ritiene avere una gittata di circa 2.175 miglia. Pare che di questi missili ne siano schierati due. 

Lunedi sarà il compleanno del fondatore della Corea del Nord, Kim Il-sung, il nonno dell'attuale leader, Kim Jong-un, e il paese è già in festa. L’Associated Press, agenzia di stampa sotto il diretto controllo americano, la quale ha un ufficio a Pyongyang, ha riferito che gli abitanti della capitale nord coreana non manifestano nessun senso di panico, e che la gente è già in vacanza e pianta alberi e balla nelle piazze.

La portavoce di Catherine Ashton, Rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha dichiarato a Bruxelles che, nonostante “la retorica aggressiva Corea del Nord, la situazione sul terreno non giustifica l'evacuazione o trasferimento dei diplomatici della UE”.

Il Corriere cita, come detto, un quotidiano nipponico: «Il Giappone - scrive il Rodong Sinmun - si trova vicino alla Corea del Nord e quindi non può evitare di essere bersaglio di attacchi di rappresaglia». Sono poi menzionate nello specifico Tokyo, Osaka, Yokohama, Nagoya e Kyoto.

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