domenica 1 gennaio 2012

Di quale civiltà stiamo parlando?


Mentre si festeggiava il nuovo anno bevendo schiumante e dei genitori dementi facevano i dinamitardi in casa, un detenuto si è tolto la vita impiccandosi nel penitenziario delle Vallette, a Torino, e un altro ha tentato il suicidio in quello di Vigevano. Un terzo è morto nella prigione di Trani per cause ancora da accertare ma sicuramente non per gli eccessi alimentari natalizi.

Alla conferenza stampa tra i 31 giornalisti che hanno posto domande al signor Monti nessuno di essi, a quanto ricordo, ha sollevato la questione carceri. Il furbissimo senatore a vita avrebbe risposto comunque con il solito fumo, oppure non avrebbe proprio risposto, come ha fatto con la domanda sulle tasse non pagate dai biscazzieri del gioco d’azzardo. C’è chi sostiene che Monti è un onest’uomo. Nel senso che non ruba? Non basta per essere onesti.

Napolitano nel suo discorso di fine anno ha affermato che la questione carceraria è uno dei "limiti del nostro vivere civile". Eppure, nel caso dei tossicodipendenti, basterebbero due righe in gazzetta ufficiale, meno di quelle necessarie per la nomina di un senatore a vita. Perché non scrive una letterina al Governo e al Parlamento, magari per fare bella figura ricordando loro l’impegno preso davanti a Woytjla nel 2002? Nel caso dei 30.000 detenuti in attesa di giudizio, invece, è evidente che c’è qualcosina che non funziona. E gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), veri e propri lager? Oppure l’ergastolo ostativo? Di quale civiltà stiamo parlando?

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