martedì 20 settembre 2011

Tasse per i ricchi: almeno allo stesso livello dei poveri



Povero Barack Hussein Obama, nonostante non dorma in un letto diverso ogni notte come Jack Kennedy, non usi lo spionaggio e il turpiloquio come Richard Milhous Nixon, non s’addormenti durante i consigli di gabinetto come Ronald Wilson Reagan, non utilizzi impropriamente i cessi della Casa Bianca come William Jefferson Blythe III, e non sia un ex alcolizzato come George Walker Bush, rischia di fare la fine di Herbert Clark Hoover.

Figlio di un immigrato, dalla pelle scura (che da nessuna parte è un vantaggio), s’è fatto un mazzo tanto per arrivare dov’è arrivato, o meglio, dove la cricca di WallStreet gli ha consentito d’arrivare. E ora, dice, vuol far pagare le tasse ai ricchi. Roba da scompisciarsi. Leggo: “portare la percentuale del prelievo almeno alla stessa percentuale dei lavoratori dipendenti” (il manifesto, oggi, p. 7). Un socialcomunista, non c’è che dire.

Eppure per far pagare più tasse ai ricchi sarebbe bastato un emendamento della costituzione che dicesse che il sistema tributario è informato a criteri di progressività. Due righe, mica tanto. Come l’articolo 53 della nostra costituzione. Ecco che allora il fenomeno dell’evasione fiscale sarebbe esploso anche negli Usa, come già da noi o, per esempio, in Grecia. Comunque, in un modo o nell’altro, un pugno di supericchi mette in ginocchio interi paesi.

* * *

Dove non arriva la fantasia dei rivoluzionari di professione. In questo caso quella dei cosiddetti grillini. “Approvata la nostra mozione: un albero per ogni nato!”, intona con tanto di punto esclamativo il blog di Beppegrillo. “Considerato che la legge 113 del 29 gennaio 1992 [la legge Rutelli] prevede l'obbligo per il comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica”, i consiglieri comunali della Lista civica Movimento 5 stelle, “sollecitano il sindaco e la giunta comunale” ad attuare la legge Rutelli, cioè a piantare un albero per ogni neonato.

Le grandi rivoluzioni cominciano con poco, basta una scintilla per incendiare un bosco. Tanto poi ci pensa la forestale a rimettere le cose a posto.


Se li vedete in giro, dite loro che li stanno cercando. È urgente!

5 commenti:

  1. Olympe de Gouges... sei fantastica :)
    Pseudonimo impegnativo il Tuo, ma visto quello che scrivi e come come lo scrivi rendi onore a quella fantastica donna che fu Olympe de Gouges.
    Un cordiale saluto :)

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  2. Vorrei chiederTi : Ti dispiace se uso lo scritto postato nella Tua sidebar "l'ultimo editoriale di Luigi Pindor" per postarlo sul mio blog "Perle rubate"?.
    Fammi sapere, altrimenti... come non detto :)
    Grazie.

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  3. ci mancherebbe, tutto ciò che c'è in questo blog può essere liberamente riprodotto o adattato anche senza l'indicazione della fonte
    ciao

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  4. Grazie Olympe,
    non amo adattare gli scritti altrui, al massimo lasciarmi ispirare per sviluppare al meglio i miei pensieri, e amo sempre citare la fonte, come giusto che sia :)
    ciao e Buona Serata

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