venerdì 17 dicembre 2010

Memorie storiche


In una situazione di conflitto urbano, tipo per esempio nel 1944 a Varsavia, con l’improvvisazione non si va da nessuna parte. È necessaria una strategia, quindi delle tattiche appropriate all’ambiente in cui si opera. L’ambiente, per esempio, non è semplicemente dato dalla situazione contingente. In parte può essere scelto e per il resto va “adattato”.

Bisogna tenere conto dell’effetto sorpresa. Se questo c’è già stato in una precedente occasione, bisogna tener conto che l’avversario la prossima volta sarà pronto a reagire adeguatamente. Quindi, la sorpresa, in una successiva fase, dovrà avere caratteristiche diverse. Non più un’iniziativa frontale, bensì multilaterale, in più punti secondari, cercando di evitare il più possibile le strade molto ampie, preferendole strette e facilmente barricabili, non agibili facilmente da blindati.
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Il nome "Bomba Molotov" deriva da Vjačeslav Molotov, che era Ministro degli Esteri e Segretario alla Guerra dell'Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale. Contrariamente a quanto si crede, l'ideatore non fu lo stesso Molotov, ma i militari nazionalisti di Francisco Franco, che durante la guerra civile spagnola, il 28 ottobre 1936, le utilizzarono per contrastare dei carri armati sovietici T 26 (non corrisponde al vero che il nome Molotov veniva usato, in tale circostanza, per indicare il bersaglio delle bombe incendiarie).

Contrariamente a quanto si crede, per confezionare una molotov non basta una bottiglia in vetro riempita con liquido infiammabile (solitamente benzina) e da uno straccio avvolto attorno al collo della bottiglia e ad esso fissato che funge da innesco. Per un effetto di elevata efficienza è necessario che la bottiglia contenga un certo quantitativo di sabbia (spero s’intuisca il motivo). Sui blindati esse devono essere lanciate possibilmente contro le bocche d’aerazione.

Bisogna tener presente che in tempo di pace la fabbricazione e detenzione di tali ordigni è vietata dalla legge. Senza dover aggiungere, inoltre, che ogni forma di violenza contro l’ordine costituito è deprecabile e va condannata.

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