giovedì 16 dicembre 2010

L'uomo giusto al posto giusto



Ieri l’Inter ha vinto 3 a 0; sempre ieri è stato approvato senza traumi il decreto sicurezza. Ed è in vista il «sì» anche per il decreto sui rifiuti di Napoli. Benitez e Benito sono al loro posto. Non c’è stato nemmeno bisogno di fingere un pur lieve mutamento della situazione, dopo mesi di inutile baccano.
Intanto il Tribunale di Roma ha dissequestrato 40 milioni di euro di controvalore complessivo che tornano nelle disponibilità di Danilo Coppola. Sono le quote che l’immobiliarista romano deteneva in Mediobanca (0,1%), As Roma (3,4%), Immobiliare Ipi (5%) e circa il 30% dell’Hotel Cicerone, struttura ricettiva a due passi da San Pietro. Il sequestro preventivo era stato disposto dalla procura di Roma nel 2007 e “imponeva la consegna di quote e beni ai curatori dei fallimenti”. I dissequestri avvengano a un anno dalla condanna a sei anni di reclusione emessa dal Tribunale capitolino per bancarotta fraudolenta della società Micop, intestata a un cameriere rumeno. E a tre anni dalle manette, con tentativo di suicidio in carcere, con l’accusa di bancarotta, riciclaggio e associazione a delinquere. Danilo Coppola aveva iniziato con i due miliardi di lire del padre e man mano ha acquistato denaro e potere. E’ di sua proprietà il Daniel’s, albergo a cinque stelle in via Frattina, a due passi da piazza di Spagna e nel 2005 aveva lanciato un’Opa sul resto delle azioni Ipi, dopo averne acquistate il 65% da Luigi Zunino. Il 10 giugno scorso la firma che poneva fine al contenzioso con il fisco e l’erogazione di 138,2 milioni da parte del gruppo, avvenuta “con mezzi e risorse propri”.
Ora, tornato in possesso di una parte delle quote dell’Immobiliare, resta in attesa dello sviluppo dell’area di porta Vittoria a Milano, acquistata l’anno scorso dalla famiglia torinese dei Segre grazie a una linea di credito di 180 milioni di euro erogata in suo favore da un pool di istituti di credito, tra cui il Banco Popolare (che si è impegnato per 90 milioni di euro).
Ecco un uomo al quale il partito democratico potrebbe affidare la propria guida. Seriamente.

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