mercoledì 12 maggio 2010

L'ospite d'onore


Titola oggi l’Osservatore romano:
La Santa Sede sarà l'ospite d'onore alla XIV Fiera internazionale del libro di Santo Domingo, l'isola laboratorio dove fu sperimentata l'evangelizzazione.
Dal libro di Anna Borioni, Massimo Pieri, Maledetta Isabella, maledetto Colombo, Marsilio, 1991, pp. 153-54:
Dopo aver distrutto l’economia della Spagna i cristiani distrussero anche quella delle Indie. La dieta alimentare degli indiani subisce gravi alterazioni, il ciclo materno s’interrompe, “le creature che erano nate morivano perché le madri con il lavoro e la fame non avevano latte per allattarle; è per questa causa  che nell’isola di Cuba settemila bambini morirono di fame in tre mesi; altre [madri] affogavano e ammazzavano le loro creature per disperazione;  altre, accorgendosi di essere incinte prendevano certe erbe con il che partorivano creature morte” (De Mendieta, Historia ecclesiastica indiana, México, 1971, p. 68). Gli indiani non fanno più all’amore, non procreano più, non hanno più voglia di vivere […].
Dalle Antille uscì oro fino al 1525 perché le famose miniere di cui Colombo vedeva segnali dappertutto non esistevano. Il ciclo dell’oro da lui inventato è brevissimo perché scompare la manodopera che lo sostiene. A Española la produzione di oro dura dal 1494 al 1515, a Portorico inizia nel 1505 e finisce circa dieci anni dopo. A Cuba la caccia all’oro comincia nel 1511 per non andare oltre il 1516. Mentre la popolazione nativa di S. Domingo, Portorico e Cuba si riduceva a zero in brevissimo tempo, si catturano indiani dalle altre isole per costringerli a lavorare nei giacimenti.

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