lunedì 17 maggio 2010

Solidarietà


I telegiornali della Tv pubblica sostengono che 200mila persone hanno affollato piazza san Pietro per esprimere “solidarietà” (questo il termine usato dal TG1) a Ratzinger. Quindi non solidarietà e sostegno alle vittime di abusi e stupri, ma al cardinale, ora papa, che ha disposto la “secretazione” di quegli stessi abusi e stupri commessi da preti per decenni. Un sondaggio di Demos sottolinea come una larga maggioranza di italiani  -  il 62% - consideri inadeguata la risposta della Chiesa di fronte agli episodi di pedofilia. Inadeguata la risposta della Chiesa? E quella degli Stati nazionali che permettono ai più alti funzionari dello Stato del Vaticano di farsi beffe della legislazione penale?
Intanto da alcune settimane l'attenzione dei carabinieri e della guardia di finanza si è concentrata sulla banca del Vaticano, lo IOR, per l’ennesimo scandalo di tangenti e affini. Il Vaticano non concederà mai la rogatoria: i preti sono molto sensibili alla verità, ma solo a quella che smerciano loro.
* * *
Un pezzo di storia poco conosciuta è quella della partenza di decine di migliaia di bambini dall’Italia agli Stati Uniti tra il 1945 e il 1965, adottati – o meglio, comprati – da famiglie statunitensi nel quadro di un vero e proprio piano Marshall cattolico. Gli ingredienti del giallo ci sono tutti: la miseria (sulla quale sempre prospera il cattolicesimo), un traffico di bambini (c’è sempre la zampa del prete), un orfanatrofio di Napoli. Sono gli anni in cui i messi cattolici battono le campagne italiane, soprattutto al Sud, per raccogliere orfani o figli di famiglie poverissime, promettendo che i bambini a loro affidati “torneranno quando avranno 18 anni”. Ma gli ex bambini, divenuti adulti, non torneranno più.
Ad organizzare la tratta è il Crs, il soccorso cattolico statunitense. Il Vaticano si attiva a sua volta: Pio XII crea la Pontificia Opera di assistenza, Poa, incaricata di gestire gli aiuti Usa, e la affida alle cure di monsignor Baldelli. Ogni anno il Congresso statunitense fissa una quota significativa di bambini da “importare”, da affidare alle famiglie americane. La Poa è incaricata di smistare i bambini in attesa di esportarli in America.
Oggi la Poa non esiste più; si aveva notizia fino a pochi anni or sono di un ufficio per la gestione delle proprietà accumulate dall’organizzazione pontificia. I traffici hanno arricchito anche la solita schiera d’intermediari, avvocati, sorveglianti, direttori di orfanatrofi, impiegati comunali e naturalmente preti. Insomma il solito cliché affaristico pretesco.
Basilio Sallustio da questa vicenda ha tratto un documentario, trasmesso a suo tempo da France 2.

Nessun commento:

Posta un commento